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Il 29 agosto del 29° secolo d.C. Giovanni Battista fu martorizzato per volere di Erodiade, cognata e compagna dell’allora re d’Israele Erode. Un giudeo rigoroso e osservante come Giovanni Battista infatti non poteva accettare la convivenza tra i due, avendo essa già avuto una figlia da un matrimonio precedente.
Le continue predicazioni del Battista portarono Erodiade a volerne la sua morte, tanto che per accontentarla il re lo fece prima imprigionare e poi decapitare. Fu proprio il 29 agosto il giorno in cui fu ritrovata la testa del santo, la quale fu trasportata all’interno della chiesa di San Silvestro in Capite a Roma.
La figura di Giovanni Battista è riconosciuta universalmente come simbolo di resistenza, essendo egli una figura molto forte, dall’animo fiero e guerriero, e forse proprio per questo la città di Firenze lo scelse come proprio patrono. Le scene della vita del Santo sono inoltre riportate nelle formelle della Porta Sud del Battistero fiorentino.
Giovanni, detto “il Battista” proveniva da una famiglia storica sacerdotale ebraica ed è una delle figure più importanti dei Vangeli. Proprio in questi si legge che i genitori, Zaccaria ed Elisabetta, lo diedero alla luce in tarda età.
La sua nascita fu annunciata dall’arcangelo Gabriele, il quale diede l’annuncio a Maria, dicendole che la cugina Elisabetta, ritenuta da sempre sterile, era al sesto mese di gravidanza. La conferma della parentela tra le due è rintracciabile anche all’interno del Vangelo di Luca, dove però non si specifica il grado.
Per quanto riguarda il nome del piccolo, nonostante la legge ebraica prevedesse un nome patronimico, i genitori si attennero alle indicazioni dell’annunciazione, la quale indicava il nome di Giovanni.
Anche a quei tempi Giovanni era già un nome ben conosciuto e nell’ebraico significava “Dio è propizio”. Nel corso dei secoli molti altri santi, venerabili dalla Chiesa e beati portavano originariamente il suo nome, come san Giovanni l’Evangelista.
Giovanni Battista è conosciuto anche come “il precursore” perché tramite l’azione profetica e la predicazione annunciò la venuta di Gesù. Non sembra che si sposò, poiché dopo la giovinezza decise di ritirarsi a condurre la vita dell’asceta nel deserto, indossando abiti molto umili e nutrendosi dello stretto indispensabile.
Fu interno all’anno quindicesimo dell’Impero di Tibero quando diede inizio alla sua missione lungo il Giordano, dove annunciò l’avvento ormai vicino del regno del Messia, esortando alla conversione e alla penitenza.
Da Gerusalemme, dalla Giudea e da tutta la regione che circondava il Giordano, le folle accorrevano per ascoltarlo, definendolo a tutti gli effetti un profeta. Giovanni, in segno di purificazione dai peccati e come nascita a nuova vita, immergeva nel fiume coloro che accoglievano la sua parola.
Grazie a questo Battesimo di pentimento per redimersi dai propri peccati, è definito Giovanni Battista. Egli proclamava la venuta del Messia come annunciato dai profeti, e Gesù stesso volle essere da lui battezzato nelle acque del Giordano.
L’evento forse più conosciuto dopo il Battesimo di Gesù è la morte di Giovanni Battista, la quale avvenne come detto per volere di Erodiade. Erode infatti in precedenza lo fece si arrestare, senza però avere mai l’intenzione di ucciderlo, grazie al suo essere uomo giusto e santo.
Un giorno purtroppo il re diede un banchetto per festeggiare il proprio compleanno, invitando ovviamente anche Salomé, la figlia della propria compagna. La ragazza eseguì una maestosa danza che piacque molto ai commensali, tanto che il re le giurò di darle qualsiasi cosa volesse.
Salomé chiese consiglio anche alla madre Erodiade, la quale colse la palla al balzo e le disse di chiedere la testa del Battista. Per quanto rattristato, Erode dovette tener fede al proprio giuramento, ordinando alle guardie che gli fosse portata la testa di Giovanni, la quale fu consegnata su di un vassoio d’argento.
Nella Firenze romana si svolgevano riti pagani e il patrono della città era Marte, il dio della guerra. Grazie agli scambi commerciali e all’arrivo di nuove popolazioni però, anche a Firenze si diffuse piano piano il Vangelo.
Nonostante questo, bisogna attendere l’arrivo in città dei Longobardi intorno al VI secolo, per vedere nascere il culto di San Giovanni Battista, il quale era infatti già loro santo protettore. Fu a partire dal XI sec. Poi che a Firenze si iniziò a festeggiare la nascita del Santo, ogni 24 di giugno.
La scelta di San Giovanni Battista come patrono della città è dovuta alla sua personalità coraggiosa e ai suoi insegnamenti. È dal Medioevo dunque che a Firenze il 24 giugno avvengono grandi festeggiamenti, i quali iniziano con la Santa Messa in ricordo dei defunti fiorentini di quell’anno.
Proprio in questo giorno tutt’oggi si svolge la finale del Calcio Storico Fiorentino, alla quale seguono poi i fuochi d’artificio che riempiono il cielo della città.
Il nostro omaggio a San Giovanni Battista
Anche noi di FP Pelletterie abbiamo voluto omaggiare una delle personalità più amate nella nostra città: San Giovanni Battista. A lui abbiamo infatti dedicato uno dei nostri portafogli in vera pelle di alta qualità, indistruttibile proprio come l’animo del Santo.
Il portafoglio Nanni è realizzato in morbida pelle di agnello, un materiale di altissima qualità. Proprio come Giovanni Battista, anche questo portafoglio è tanto morbido e delicato all’esterno quanto resistente e forte all’interno, permettendo di essere utilizzato per tantissimi anni senza perdere mai efficacia.