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Oggi la borsa rappresenta un'icona essenziale per ogni donna. Siamo abituati a vedere migliaia di modelli con caratteristiche uniche, ciascuno con combinazioni di colori, disegni e materiali diversi. Tanti artigiani e designer si cementano periodicamente nella creazione di modelli originali e di qualità, dedicando tanta passione e impegno.
La possibilità di scelta è molto vasta, con tante tipologie di borse adatte a ogni donna e situazione. Negli anni la borsa è passata dall’essere un semplice prodotto per raccogliere e trasportare i propri oggetti, a elemento fondamentale nella vita di tutti i giorni. Vediamo insieme come è avvenuta questa trasformazione nella storia.
Prima di arrivare a essere come la conosciamo oggi, nel corso dei secoli l’idea di borsa ha subito varie modifiche. Basti pensare ad esempio che, per quanto possa sembrare bizzarro, in passato la borsa era utilizzata principalmente dagli uomini e aveva uno scopo puramente pratico.
Sebbene la storia e l’evoluzione della borsa non sia del tutto documentata, dalle poche fonti si evince che le sue origini risalgono a quelle della comparsa del danaro, che dovendo essere trasportato manualmente e in grandi quantità, veniva riposto in appositi "sacchetti portatili" realizzati in pelle. Le testimonianze più antiche della lavorazione del cuoio e della pelle risalgono alla Toscana del XII secolo.
Non è un caso dunque se tutt’oggi la Toscana resta una delle regioni più importanti per i prodotti fatti in pelle. Secondo un'ipotesi piuttosto condivisa inoltre, la parola borsa deriverebbe dal termine greco "byros", ovvero cuoio. Per via del commercio con i popoli circostanti infatti, i greci ebbero la necessità di trovare una soluzione pratica al trasporto delle monete.
La borsa nel Medioevo
Per la maggior parte del periodo Medioevale, età storica ricca di innovazioni, la funzione della borsa rimase pressoché la stessa. Dalle testimonianze possiamo ricostruire la sua struttura, ovvero un piccolo sacchetto rotondo arricchito da una cinghia di cuoio che solitamente veniva legata vicino alla spada. In questo periodo erano molto in voga anche le tracolle, che permettevano di lasciare libere le mani.
In quegli anni, vale a dire tra il XIV e il XVII secolo, vi furono due cambiamenti significativi. La nascita delle custodie in pelle, nelle quali venivano conservati i documenti personali, fece sì che l'utilizzo della borsa perse, in parte, quella che era la funzione pratica. Il secondo cambiamento, probabilmente ancora più importante, lo si deve invece alla creazione delle tasche. Questa nuova invenzione, che si trovava esclusivamente negli indumenti maschili, modificò le abitudini dell'uomo del Medioevo, facendo sì che egli abbandonasse quasi del tutto i borselli.
Tra le donne intanto si stava diffondendo la “chatelaine”, un gancio decorativo per cintura da cui pendevano una serie di catene. Ad esse venivano appesi svariati averi personali, i quali potevano variare in base alla posizione sociale della donna; tale fu la sua popolarità che, un po' come avviene oggi, la chatelaine assunse il ruolo di status symbol.
È tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 che la borsa torna in scena. Nascono anche le prime borse da viaggio, piene di scomparti e abbellimenti estetici. La borsa in questo periodo comincia ad assumere un valore anche estetico, e non più soltanto pratico. I modelli più decorati e ricercati per ingolosire l’occhio sono quelli da passeggio, per i quali si cominciano a vedere anche i primi manici.
La Guerra Mondiale colpisce tutta l’economia, compresa quella della pelle e delle borse. In quel periodo tanto buio infatti si perde di nuovo (ovviamente) il bisogno estetico, tornando a borse in cuoio di pura necessità. È nel dopo guerra quindi che si afferma ancor di più l’idea di borsa come icona e migliore amica di una donna. In questo periodo le donne cominciano un lento processo di emancipazione, uscendo la sera e cominciando ad andare a ballare. La borsa diventa dunque un elemento essenziale per la donna.
Lo stile curato delle borse da donna viene messo leggermente in pausa negli anni della Seconda Guerra Mondiale, riprendendo fortemente vita negli anni successivi, diventando sempre più chic. Si inizia infatti ad abbinare anche gli accessori alla borsa, prendendosi cura sempre di più di sé stessi e dei propri abiti e accessori.
Nei successivi anni Cinquanta e Sessanta la borsa assume sempre più dettagli e colori, avendo un modello e una tinta perfetta a seconda del momento e della compagnia. La figura donna è sempre più importante e si vuole evidenziarlo anche nella scelta dei vestiti e degli accessori.
Dagli anni Settanta fino a oggi si sono visti tantissimi cambiamenti, con il passaggio ad esempio dai solo artigiani alle collaborazioni con designer affermati. Si punta sempre più sull’idea che una donna abbia bisogno di un modello o di un colore di borsa differente a seconda della stagione, del periodo, dello stato d’animo e delle persone che deve incontrare.
Insomma, la borsa è diventata a tutti gli effetti la migliore amica della donna e si presenta oggi in tantissimi modelli e colori differenti. Nel nostro piccolo, anche noi di FP Pelletterie cerchiamo di soddisfare questa necessità con una svariata gamma di borse in pelle di alta qualità, alternando produzioni targate FP a prodotti 100% italiani di marchi altrettanto prestigiosi come The Bridge, Cromia e Gabs.