Riepilogo carrello
Il tuo carrello è vuoto
Prodotti nel carrello: 0
Totale prodotti: € 0,00
Riepilogo carrello
Il tuo carrello è vuoto
Prodotti nel carrello: 0
Totale prodotti: € 0,00
Nella Firenze del Trecento ebbe vita una grande storia d’amore dal gusto shakespiriano. La vicenda di Ippolito e Dianora, talvolta citata nei documenti anche come Lianora, è quella di un amore irresistibile, in grado di superare ogni ostacolo.
Definiti i Romeo e Giulietta di Santo Spirito, quartiere fiorentino d’Oltrarno dove si svolse la storia, Ippolito Buondemonti e Dianora de’ Bardi facevano parte di due famiglie rivali, in continua lotta politica. A quel tempo infatti, dopo la cacciata dei Ghibellini, le famiglie si dividevano fra Guelfi bianchi e neri.
Il 24 Giugno, in occasione dei festeggiamenti di San Giovanni, patrono della città, il giovane Ippolito incrociò lo sguardo della bella Dianora, innamorandosene perdutamente. Purtroppo, una volta scoperta l’identità della giovane, capì che le loro famiglie non avrebbero mai acconsentito al loro amore.
Nei giorni successivi Ippolito si ammalò gravemente, confessando alla madre che se non avesse potuto prendere in sposa Dianora, avrebbe preferito morire. Fu così che la donna si mosse a compassione, cercando una maniera per farli incontrare, di nascosto.
L’idea fu quella di sposarsi in gran segreto, lontano da occhi indiscreti, organizzando poi una fuga d’amore. Per quanto il progetto fosse nobile, la notte in cui venne messo in pratica qualcosa non funzionò.
Ippolito avrebbe dovuto raggiungere la propria amata alla finestra, utilizzando una scaletta di corda che si era portato appresso. Sfortunatamente fu scoperto dagli ufficiali di Guardia, i quali chiesero di confessare cosa stesse accadendo.
Ma il giovane Ippolito era un uomo d’onore oltre che innamorato e non avrebbe mai messo a repentaglio l’onore di Dinora. Egli confessò infatti che la scala gli sarebbe servita per andare a rubare, ricevendo così una condanna a morte.
Come ultimo desiderio Ippolito chiese che la sera dell’esecuzione, il corteo diretto alla forca potesse passare sotto alle case de’ Bardi, dove oggi è situato palazzo Tempi, sperando di poter vedere la fanciulla un’ultima volta. Quando Dinora vide il corteo passare, riconobbe l’amato e i precipitò giù per le scale per andare a testimoniare come fosse andato realmente l’accaduto.
Alle parole della giovane accorsero moltissime persone e si finì per convocare le due famiglie rivali. Non trovando una soluzione di comune accordo, la Signoria si impose sulle due Casate e validò l’unione fra i due, i quali vissero così felici e contenti.
La storia d’amore fra Ippolito e Dinora non è famosa come quella fra Romeo e Giulietta, ma quando la si racconta, tutti ne restano egualmente affascinati. Anche a noi di FP PELLETTERIE è successo così quando da bambini nostro padre ci parlò di questo amore così potente.
Una volta diventati grandi, abbiamo voluto rendere omaggio a questa bellissima storia creando un prodotto che potesse simboleggiare l’amore eterno. Il segnalibro Nora infatti ha la forma di un cuore e, realizzato in vero cuoio fiorentino, come l’amore puro ha la capacità di resistere a qualsiasi tempesta negli anni.