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Figlia di Lorenzo di Piero de’ Medici, duca di Urbino, e di Maddalena de la Tour d’Auvergne, una nobildonna francese discendente dall’antica casa regnante dei Borboni, Caterina trascorse gran parte della propria infanzia tra Roma e Firenze.
Destino volle però, che poco prima di compiere il suo primo mese di vita Caterina rimase orfana di entrambi i genitori. Grazie all’importanza della famiglia medicea però, in particolare a suo zio, papa Clemente VII, a ella venne comunque garantito un futuro fortunato.
Nel 1533 infatti, vedendo in lei un’opportunità per raggiungere gli interessi propri e della famiglia Medici, dopo lunghe trattative egli ottenne e celebrò personalmente il matrimonio tra Caterina ed Enrico di Valois, figlio minore del re di Francia.
All’epoca infatti, Francesco I, l’allora re di Francia, puntava al predominio in Italia, e un’unione con una delle famiglie più rilevanti dell’epoca fu un’ottima mossa strategica per assicurarsi la loro benevolenza.
Nel 1547, suo marito ascese al trono con il nome Enrico II, fatto che permise a Caterina di diventare regina ed entrare ancora più a fondo nelle questioni politiche del paese. Nel 1559, il re morì colpito accidentalmente da una lancia durante un torneo in onore del matrimonio della propria figlia, dando inizio per Caterina a trent’anni di reggenza.
La vera occasione però, si presentò a lei con Federico II pochi anni dopo, il quale essendo ancora troppo giovane per regnare un paese importante come la Francia, volle affidare alla donna i poteri del governo.
Da allora, Caterina governò il paese contraddistinguendosi per la propria personalità, descritta da tutti come una donna forte dotata di un fine intelletto e di enorme intelligenza.
Caterina de’ Medici non viene ricordata dagli storici solo per la propria personalità e le imprese nel campo politico. Ella, infatti, introdusse in Francia vari usi e costumi ancora oggi conosciuti e praticati in tutto il mondo, come ad esempio la tanto amata cucina francese.
Non soddisfatta della cucina di corte infatti, la regina volle dividere i cibi salati da quelli dolci introducendo persino l’utilizzo della forchetta (allora i francesi mangiavano ancora con le mani e pertanto l’utensile era un oggetto a loro sconosciuto).
Caterina diffuse persino l’uso delle mutante tra le dame della corte francese, poiché amando molto cavalcare all’amazzone, ovvero posizionando le proprie gambe da una sola parte, queste erano diventate per lei un indumento fondamentale. Infine, è anche credenza comune che il tanto diffuso “bacio alla francese” venne introdotto in Francia proprio dalla Caterina de’ Medici.
All’interno della nostra piccola azienda famigliare, noi di FP Pelletterie abbiamo sempre dato importanza alla donna ritenendola una colonna portante della società. Per omaggiare una figura femminile di tale importanza, abbiamo quindi deciso di dedicare a Caterina uno dei nostri prodotti FP.
Si tratta della borsa a spalla Caterina, lavorata completamente a mano secondo una tipica tecnica di lavorazione fiorentina. La particolarità di questa borsa risiede nell’essenza morbida della pelle utilizzata, la quale le permette di assumere forme differenti a seconda del gusto personale o dal volume degli oggetti da inserire.
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