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Conosciuto come il padre della lingua italiana, Dante Alighieri tutt'oggi continua a stupire e ad affascinare i lettori di tutto mondo. La passione, l'originalità e la capacità unica che aveva di affrontare ogni questione con immensa novità, gli permisero di comporre opere di assoluta bellezza.
Dante però non fu semplicemente un Sommo Poeta. A seguito dei rapporti con Brunetto Latini, suo maestro, notaio e cancelliere del Comune, nel 1300 egli decise di impegnarsi politicamente, ricoprendo la carica di priore.
Quest'anno, nel 2021, si aprono le celebrazioni per i 700 anni dalla morte del Maestro fiorentino. In onore di questa importante ricorrenza per la cultura e l'Italia intera, il Comune di Firenze ha deciso di promuovere un programma i cui eventi si svolgeranno il 25 marzo e il 14 maggio.
Dante Alighieri: la vita del Sommo Poeta fiorentino
Appartenente a una famiglia di piccola nobiltà e di modeste risorse economiche, Dante (il cui vero nome fu “Durante”) nacque a Firenze, tra il maggio e il giugno del 1265, da Alighiero degli Alighieri e Bella degli Abati.
Qui egli trascorse la propria fanciullezza presso le scuole degli ordini mendicanti, studiando latino, grammatica e filosofia. All'età di diciotto anni Dante iniziò a scambiare poesie con i maggiori poeti del suo tempo e a scrivere versi amorosi per la sua amata Beatrice, a cui dedicherà in seguito la Vita nuova.
Nel corso degli anni inoltre Dante partecipò attivamente alla vita politica di Firenze, ma dato che all'epoca vi era il divieto per i nobili di assumere cariche pubbliche, per farlo egli necessitava di iscriversi a una delle Arti cittadine, e così fece.
Dopo aver ricoperto vari incarichi, nel 1300 Dante venne eletto tra i priori. Inizialmente decise di mantenere una posizione di neutralità tra la fazione dei guelfi bianchi, che volevano l'indipendenza della città, e i guelfi neri, che invece chiedevano l'appoggio di Bonifacio VIII, l'allora Papa.
L'anno successivo però, a seguito delle continue interferenze di Bonifacio VIII con la politica fiorentina, Dante si schierò pubblicamente dalla parte dei guelfi bianchi, scelta che però si dimostrò fatale.
Successivamente alla presa di potere da parte dei guelfi neri infatti, il Poeta, che all'epoca si trovava a Roma per svolgere una missione diplomatica, venne esiliato con l'accusa di baratteria, cioè di corruzione.
Fu proprio da esule che Dante iniziò la composizione della sua opera maggiore: la Divina commedia; ad essa lavorerà ininterrottamente per il resto della vita, fino alla sua morte avvenuta a Ravenna fra il 13 e il 14 settembre del 1321.
Come già menzionato, quest'anno verranno celebrati i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. In onore di questa ricorrenza, il Comune di Firenze ha realizzato un calendario di eventi interamente dedicati al poeta.
Il progetto "Le vie di Dante" infatti, che si terrà il 25 marzo e il 14 maggio, prevederà itinerari turistici sul suolo toscano e dell'Emilia Romagna; ci sarà inoltre un documentario sulla vita del poeta e una mostra fotografica gratuita a tema dantesco.
Moltissimi artisti nel corso dei secoli si sono ispirati a Dante per le proprie opere e altri hanno preferito fare a lui delle dediche. Nel nostro piccolo, noi di FP Pelletterie abbiamo voluto celebrare il Sommo Poeta con uno dei nostri prodotti fatti a mano 100% made in Italy.
Si tratta del portafoglio uomo Dante, realizzato in vero cuoio seguendo le tecniche artigianali degli antichi pellettieri toscani. Trattandosi di pelle genuina, il prodotto è resistente all’acqua e allo scorrere degli anni; inoltre, nonostante le misure siano ridotte, il portafoglio ha ben sei tasche per le tessere o le carte di credito.
Nella parte inferiore si ha impressa la certificazione di produzione Made in Italy e di pelle di alta qualità.